La Pizza Pazza

O'qish qobiliyatini baholaydigan test

  • Oldin matnni o'qing, so'ng savollarga javob berishga harakat qiling.
  • Savollar oson. Bemalol ishlang!
  • Lug'at yoki boshqa vositalardan foydalanmang: maqsad bilim darajangizni tekshirish, sizni hech kim tekshirmaydi.

Livello della lettura

Domanda 1
I fratelli Daniel e Julia vivono:
A
Nella stessa casa a Londra
B
In case diverse a Londra
C
Vivono nella stessa casa a Roma
D
Vivono in case diverse a Roma
Domanda 2
loro genitori:
A
Sanno l’italiano però non lo parlano con i loro figli
B
Parlano l’italiano e lo praticano con i loro figli
C
Non parlano italiano
D
Non si sa
Domanda 3
Il padre, Arthur, dà loro un regalo per il viaggio. Che cos’è?
A
Una macchina
B
Un libro di fantasia
C
Un libro di fantascienza
D
Soldi
Domanda 4
Nel tragitto verso l’aeroporto, Julia è:
A
Triste
B
Contenta
C
Nervosa
D
Spaventata
Domanda 5
Nella coda in aeroporto:
A
C’è molta gente giovane
B
Ci sono molti uomini d’affari
C
C’è davvero poca gente
D
Ci sono molti bambini
Agar tugatgan bo'lsangiz quyida joylashgan tugmani bosing. Belgilanmagan javoblar xaro sifatida belgilanadi. NATIJA
Bajarish uchun 5 ta topshiriq mavjud.
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La Pizza Pazza

– Daniel, vieni qui! – mi dice Julia dalla porta di casa.
– Che c’è, Julia? – le chiedo.
– Oggi partiamo per l’Italia. Lo sai, no?
– Certo che lo so! Sto preparando lo zaino.

Il mio nome è Daniel. Ho 24 anni. Julia è mia sorella e viviamo nella stessa casa a Londra. Lei ha 23 anni. I nostri genitori si chiamano Arthur e Clara. Ci stiamo preparando per il nostro viaggio in Italia. Siamo studenti di intercambio, stiamo imparando la lingua italiana e sappiamo già abbastanza.

Io sono alto, misuro 1 metro e 87, ho i capelli castani e un po’ lunghi. Ho gli occhi verdi e una bocca grande. Il mio corpo è piuttosto tonico perché faccio molto sport. Le mie gambe sono lunghe e forti perché vado a correre ogni mattina.

Anche mia sorella Julia ha i capelli castani, però molto più lunghi dei miei. Lei non ha gli occhi verdi, ha gli occhi marroni come mio padre. Io ho lo stesso colore degli occhi di mia madre.

I miei genitori lavorano. Mio padre Arthur fa l’elettricista e lavora per un’azienda molto grande. Mia madre è un’imprenditrice ed è proprietaria di un’azienda che vende libri di fantasia e di fantascienza. Loro sanno l’italiano e ci parlano in italiano per fare pratica.

Mio padre mi guarda e vede che non sono ancora vestito.
– Daniel! Perché non ti vesti?
– Mi sono appena svegliato. Ho fatto la doccia 5 minuti fa e non sono ancora asciutto.
– Sbrigati. Devo andare a lavoro e ho poco tempo.
– Non ti preoccupare, papà. Adesso mi vesto.
– Tua sorella dov’è?
– È in camera sua.

Mio padre va nella camera di mia sorella per parlare con lei. Julia lo guarda.
– Ciao, papà. Ti serve qualcosa?
– Sì, Julia. Tuo fratello adesso si sta vestendo. Voglio che prendiate questi.

Mio padre le mostra una mazzetta di banconote. Julia è molto sorpresa.
– Questi sono un sacco di soldi! – dice.
– Tua madre ed io abbiamo risparmiato parecchi soldi. Vogliamo darvi una piccola parte per il viaggio in Italia.
– Grazie, papà. Vado a dirlo a Daniel.

Loro non sanno che sto ascoltando da dietro la porta. Finalmente mio padre mi vede.
– Oh, Daniel! Sei qui! Ti sei già vestito! Questi soldi sono per tutti e due.
– Grazie, papà. Saranno molto utili!
– Adesso vostra madre ed io vi accompagniamo all’aeroporto in macchina. Andiamo!

Pochi minuti dopo e dopo aver fatto colazione, usciamo di casa e andiamo verso l’aeroporto con la macchina di mia madre. Julia è molto nervosa.
– Julia, tesoro, – le dice mia madre. –Stai bene?
– Sono molto nervosa! – le risponde.
– Perché?
– Non conosco nessuno in Italia. Conosco solo Daniel!
– Non preoccuparti, di sicuro a Roma c’è un sacco di gente gentile e simpatica.
– Sì, mamma. Sono sicura di questo, però sono ansiosa.

All’aeroporto c’è una coda molto lunga. Ci sono molte persone provenienti da diverse parti dell’Inghilterra che stanno comprando il biglietto. Molti sono impiegati e uomini d’affari. Alcuni di loro stanno già salendo sull’aereo. Mi avvicino a Julia e le dico: – Sei un po’ più tranquilla?
– Sì, Daniel. In macchina ero molto tesa.
– Sì, questo è certo! Dai, andrà tutto bene! A Roma ho un amico molto gentile che aiuta gli studenti di intercambio come noi.

I nostri genitori ci abbracciano con affetto e ci salutano con la mano mentre noi saliamo sull’aereo.
– Vi vogliamo bene, ragazzi!

Questa è l’ultima cosa che abbiamo sentito. L’aereo decolla… direzione Roma.

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